Perchè la strategia video su Linkedin non funziona?

Cerco di dare una risposta a a questa domanda che mi è stata posta questa settimana durante una consulenza sulla Linkedin Strategy in un’azienda: “Perchè la strategia video su Linkedin non funziona?”.
Alla domanda seguiva poi, come temevo, la considerazione generale “ci funziona su Facebook, ci funziona su Instagram. ci funziona sulle campagne Google Ads e Youtube e invece non riusciamo ad avere numeri decenti su Linkedin”.

Avrei voluto. e forse dovuto, limitarmi a commentare il fatto che Linkedin non segue le stesse logiche degli altri strumenti ma ho provato a sintetizzare alcuni possibiili motivi emersi dalla loro attività:

  1. UTILIZZO DI VIDEO “ESTERNI” A LINKEDIN: da un esperimento di qualche tempo avevo visto come la condivisione ed il tasso di visualizzazione fosse meno della metà se il video non era nativo
  2. INTRODUZIONE LUNGA E MUSICA: l’attenzione su Linkedin si prende nei primi 7 secondi, qualcuno dice 5, altri addirittura 3. 15 secondi di “nulla” possono funzionare se si tratta di immagini divertenti su Instagram o Facebook, non certo su Linkedin. Anche la questione audio. Una buona parte del traffico Linkedin avviene ancora da computer e spesso con l’audio “spento”. Ci sono delle statistiche che indicano come 3 video su 4 siano guardati senza audio. Il problema non è togliere la musica ma come sempre è progettare un video che raggiunga l’obiettivo comunicativo anche senza audio.
  3. LUNGHEZZA COMPLESSIVA (ECCESSIVA)  DEL VIDEO: un collega mi ha detto una volta che sopra i 90 secondi abbiamo un contenuto da “serie TV”. Al di là delle battute per tenere “Incollato” un utente Linkedin più di 90 secondi devi avere un contenuto di livello stratosferico. Tra i 45 e i 75 secondi secondo me siamo nel range giusto, qualcuno dice da 30 a 90 ma non è una questione di secondo più o secondo meno ma di progettazione del messaggio da veicolare tramite le immagini
  4. IL TITOLO FUORVIANTE: anche se non riguarda un video, racconto sempre ai miei corsi che per anni mi sono perso un film, che poi mi è piaciuto, perchè il titolo “Se mi lasci ti cancello” mi pareva associato ad una commedia romantica invece che ad un film di natura “psicologica”. Ancora oggi vorrei conoscere il responsabile della traduzione in italiano di “Eternal Sunshine of the Spotless Mind”. Anche se non è un film il video deve avere un titolo che attragga l’attenzione.
  5. IL POST SENZA COERENZA: cosa scriviamo nel post collegato al video? Un riassunto? Appartenendo alla generazione che andava in libreria a fare acquisti mi piace pensare al post come alla quarta di copertina di un libro. Deve invogliarti a vederlo così come nel mondo editoriale ti invitava a comprare quel libro
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  6. MANCANZA DELLA CALL TO ACTION E DEL CONCETTO DI FUNNEL: dopo il video cosa volete che faccia l’utente? Lo lasciamo in balia delle sue sensazioni o proviamo a guidarlo verso un obiettivo (“conversione” direbbero gli esperti di Marketing)

Il problema della mancanza dei risultati non è quasi mai un problema di strumento utilizzato ma un problema che parte dalla strategia e dalla mancata conoscenza del funzionamento di certe dinamiche dei vari canali.

Anche di questo parlerò nei prossimi corsi Linkedin: VEDI CALENDARIO CORSI